Superbonus 2025
Il Superbonus, introdotto dall’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Per il 2025, la detrazione fiscale è stata ridotta al 65% e si applica esclusivamente ai condomini e agli edifici composti da due a quattro unità immobiliari, anche se posseduti da un unico proprietario. È importante notare che questa detrazione è valida solo per gli interventi avviati entro il 15 ottobre 2024; i lavori iniziati dopo tale data non potranno beneficiare del Superbonus nel 2025. Inoltre, a partire dal 2025, non sarà più possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura; i beneficiari dovranno quindi utilizzare direttamente la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. Gli interventi ammissibili al Superbonus 2025 includono:- Interventi di isolamento termico: almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: con impianti centralizzati ad alta efficienza.
- Interventi antisismici: per la messa in sicurezza statica degli edifici.
Ecobonus 2025
L’Ecobonus 2025 prevede detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico, con aliquote differenziate in base alla tipologia di immobile. Per le abitazioni principali, l’aliquota è fissata al 50%, mentre per le seconde case e gli immobili non residenziali scende al 36%.
Gli interventi ammissibili comprendono:
- Isolamento termico: coibentazione di pareti, tetti e pavimenti per migliorare l’efficienza energetica.
- Sostituzione di infissi: installazione di finestre e porte ad alta efficienza energetica.
- Installazione di impianti di climatizzazione: sostituzione di caldaie obsolete con sistemi a pompa di calore o impianti ibridi.
- Pannelli solari: installazione di sistemi per la produzione di energia rinnovabile.
Il tetto di spesa varia in base all’intervento e al numero di unità immobiliari coinvolte; ad esempio, per la sostituzione degli infissi, il limite massimo di spesa è di 60.000 euro.
Le detrazioni sono ripartite in 10 rate annuali di pari importo.
È importante notare che, a partire dal 2025, non saranno più incentivati gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili; saranno invece incentivati gli impianti di riscaldamento ibridi.
Si raccomanda di consultare un professionista per verificare l’ammissibilità degli interventi e assicurarsi del rispetto dei massimali di spesa previsti dalle normative vigenti.
Sismabonus 2025
Il Sismabonus 2025 offre detrazioni fiscali per interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici, con aliquote differenziate in base alla tipologia dell’immobile. Per le abitazioni principali, l’aliquota è fissata al 50%, mentre per le seconde case e gli immobili non residenziali scende al 36%.
Gli interventi ammissibili comprendono:
- Miglioramento della classe di rischio sismico: interventi che riducono la vulnerabilità dell’edificio.
- Messa in sicurezza delle strutture portanti: consolidamento di elementi strutturali per aumentare la resistenza sismica.
- Adeguamento antisismico: interventi che portano l’edificio a conformarsi alle normative sismiche vigenti.
Il tetto di spesa è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Le detrazioni sono ripartite in 10 quote annuali di pari importo.
È importante notare che, a partire dal 2026, le aliquote subiranno una riduzione: 36% per le prime case e 30% per le altre tipologie di immobili.
Bonus ristrutturazione 2025
Il Bonus Ristrutturazione 2025 offre detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, con condizioni specifiche a seconda della tipologia di immobile. Per le abitazioni principali, l’aliquota di detrazione è del 50% sulle spese sostenute, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Per le seconde case, l’aliquota scende al 36%, mantenendo lo stesso tetto di spesa.
Gli interventi ammissibili includono:
- Manutenzione straordinaria: opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici.
- Restauro e risanamento conservativo: interventi finalizzati a conservare l’edificio e assicurarne la funzionalità.
- Ristrutturazione edilizia: interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere.
Le detrazioni sono ripartite in 10 quote annuali di pari importo.
È importante notare che, a partire dal 2026, l’aliquota per le abitazioni principali sarà ridotta al 36%, mantenendo invariato il tetto massimo di spesa.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2025
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025 offre una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione si applica su un importo massimo di 5.000 euro per le spese sostenute nel 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio. Le spese devono essere ripartite in dieci quote annuali di pari importo.
Gli interventi ammissibili comprendono l’acquisto di:
- Mobili nuovi: come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone e credenze.
- Grandi elettrodomestici nuovi: di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, e classe F per frigoriferi e congelatori.
Per beneficiare del bonus, è necessario che l’immobile sia oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Le spese devono essere sostenute con modalità di pagamento tracciabili, come bonifico, carta di credito o di debito.
Si raccomanda di conservare tutta la documentazione relativa agli acquisti e ai pagamenti, nonché le ricevute dei lavori di ristrutturazione, per poter usufruire correttamente della detrazione fiscale prevista.
Bonus barriere architettoniche 2025
Il Bonus Barriere Architettoniche 2025 offre una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, con un tetto massimo di spesa che varia in base alla tipologia dell’edificio:- Edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti: fino a 50.000 euro.
- Edifici composti da due a otto unità immobiliari: fino a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
- Edifici con più di otto unità immobiliari: fino a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
- Installazione di ascensori: per facilitare l’accesso ai piani superiori.
- Installazione di servoscala: dispositivi per il superamento delle scale.
- Installazione di piattaforme elevatrici: per persone con mobilità ridotta.
- Realizzazione di rampe: per l’accesso a edifici o parti di essi.